Fate Vobis, Henry Secchiaroli torna al cinema con una pellicola in dialetto fanese – VIDEO

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FANO – E’ fissata per giovedì 29 marzo la prima proiezione del film “Fate Vobis”, terza
fatica cinematografica del regista Henry Secchiaroli che dopo Stregati dalla Bruna e Gli Sbancati, torna sul
grande schermo con un film scritto insieme ad Ermanno Simoncelli e prodotto dalla He.Go.Film in
collaborazione con Associazione Culturale ONSTAGE e con il patrocinio del Comune di Fano.
Le riprese di Fate Vobis, film ispirato ad una storia vera, sono iniziate a Settembre 2017 e terminate a
Febbraio 2018 tra imprevisti, pioggia e freddo. Nel cast Simone Diotallevi, Nicola Anselmi, Maria Grazia
Mea, Massimo Gasperini, Irene Guidi e Daniele Borghi e altri attori che abbiamo visto nei precedenti film.
Il titolo del film si riferisce all’espressione comune in latino sgrammaticato (dovrebbe essere “facite” invece
dell’italiano “fate”) che indica il “fare come si pare”. Sulla pagina Facebook del film si legge che la frase
originaria fosse “Fate vobis et favorite miki (miki sta per mihi)”, ovvero “Fate voi, e favorite me” (quindi “fate i
miei interessi”).
La trama, liberamente ispirata ad una storia vera, si incentra sulle disavventure di un padre di una
famiglia della campagna fanese che si mette nei guai per recuperare una situazione che scatenerà delle
storie collaterali. La storia parte dalla figlia che si deve sposare con un ragazzo pesarese poiché rimasta
incinta di quest’
ultimo, e qui scattano situazioni di campanilismo e orgoglio smisurato.
“Ad aumentare l’astio tra le due fazioni – spiega il regista – il fatto che la famiglia fanese è povera e quella
pesarese è ricca. L’orgoglio del nucleo famigliare fanese che combatte con la crisi ogni giorno esce fuori. Il
padre di questa, quindi, per non essere da meno alla famiglia benestante, cade nei pasticci. Fate Vobis è un
film ironico/drammatico diverso per certi aspetti dai precedenti film. Si potrebbe dire che è due film in uno.
Sono molto contento del risultato, gli attori sono stati molto bravi a raccontare questa storia. Nel film ti
innamori dei personaggi perché sono veri e ti metti nei loro panni”.
Il film è stato girato nelle campagne fanesi e in città. L’80% è in dialetto fanese “comprensibile” e il 20%
in italiano. Gli interpreti sono stati presi, come nei precedenti film, dalle compagnie di teatro dialettale
fanese e non. Gli attori, a parte la coppia protagonista di ragazzi ventenni, vanno dai 50 anni in su.
“A Fano – continua Secchiaroli – la cultura del dialetto è molto sentita ed il primo film (Gli Sbancati, 2014) ha
avuto grande successo anche per questo motivo, oltre ad un’altissima qualità della pellicola. Il dialetto al
cinema è stata una novità molto apprezzata”. Il primo lungometraggio, infatti ha registrato ben 12.000
spettatori nelle sale.
“È un film a bassissimo budget – conclude il regista -, una sorta di sfida per me. La pellicola sarà distribuita a
Fano, Pesaro e forse Senigallia ma siamo aperti, se verrà richiesto, a portarlo altrove nelle Marche e a
qualche festival”.

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