Caso Ambito, M5S: “La coordinatrice non diventi un capro espiatorio”

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FANO – “Lo scandalo che ha travolto l’Ambito Sociale 6 per le gravi irregolarità accertate nella gestione non può e non deve concludersi con il licenziamento della Coordinatrice Sonia Battistini.
Se infatti è vero che il procedimento disciplinare a suo carico ha accertato, a partire dal 2013, la “violazione reiterata delle norme in materia di appalti e di corretta assunzione degli impegni di spesa con l’emersione di rilevanti ipotesi di debiti fuori bilancio, cui accede una gestione di mero fatto degli affidamenti dei servizi, in pregiudizio dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione”, l’Amministrazione non può pensare di utilizzare la Coordinatrice come capro espiatorio, perché le responsabilità politiche nella vicenda rimangono evidenti. Anzi, si aggravano!
La dott.ssa Battistini, infatti, era stata nominata all’unanimità dal Comitato dei Sindaci, nel luglio 2014, con incarico addirittura triennale e senza le valutazioni previste dalla legge, nonostante fossero già emerse alcune anomalie nella rendicontazione delle spese.
La questione è rimasta sottaciuta per mesi dal Sindaco e dalla Giunta, finché il nostro gruppo consiliare non l’ha sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale e della cittadinanza, evidenziando anche che l’Ufficio Ragioneria del Comune aveva bloccato il pagamento di una serie di fatture intestate a varie cooperative sociali e che anche la Regione si rifiutava di effettuare i trasferimenti di sua competenza.
Per fare luce sulle eventuali responsabilità penali e contabili, si è dovuto aspettare che i dirigenti del Comune, non il Sindaco né l’Assessore Bargnesi, presentassero due esposti alla Procura e alla Corte dei Conti (di cui ancora si attendono gli esiti), mentre il procedimento disciplinare è stato avviato in seguito alla nostra denuncia pubblica in Consiglio e sulla stampa.
Nel frattempo, trattandosi di servizi di carattere assistenziale e sociale erogati a favore delle fasce più deboli e delle categorie più delicate della popolazione, sentiamo il dovere di porre alcune domande che sono rimaste ancora senza risposta: i fondi destinati all’Ambito sono ancora bloccati? I servizi saranno garantiti? Le cooperative verranno pagate regolarmente?
Ma soprattutto: ora a chi tocca dimettersi? Al Sindaco Seri o all’Assessore Bargnesi?”.

Marta Ruggeri
Hadar Omiccioli
Roberta Ansuini

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