Carloni : “A rischio il futuro dei porti Marchigiani. Regione immobile ed assente”

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“Per colpa di questa Giunta Regionale i porti marchigiani rischiano di rimanere isolati compromettendo il loro rilancio e provocando un danno economico incalcolabile. La Giunta regionale e soprattutto la vicepresidente ed assessore ai Porti Anna Casini è priva di una chiara strategia politica” ; cosi’ interviene il capogruppo di Area Popolare in consiglio regionale, Mirco Carloni che ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale sul tema.

“L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, istituita dal Governo, doveva comprendere per la regione Marche i porti di Ancona, Falconara, Pesaro e San Benedetto del Tronto e per la regione Abruzzo i porti di Pescara ed Ortona. La Regione Abruzzo, non condividendo la scelta operata dal Governo, ha ufficializzato attraverso anche delibere di giunta di voler “trasferire” i propri due porti all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e di volersi legare al porto laziale di Civitavecchia e non a quelli marchigiani”.

“Nonostante questo scenario che avrebbe effetti terribili per il nostro sviluppo portuale , la Giunta regionale è totalmente assente e silente, anche davanti al fatto che il consigliere delegato ai trasporti, mobilità e infrastrutture dell’Abruzzo Camillo d’Alessandro, in una recente intervista, ha persino subordinato la ratifica della nomina di Giampieri solo se la Regione Marche non ostacolerà la scelta abruzzese di trasferire i porti di Pescara ed Ortona all’Autorità portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale”.

“Senza i porti abruzzesi di Pescara e Ortona, strategici soprattutto per il trasporto merci, all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, non solo si avrebbe un grave danno economico per il sistema imprenditoriale locale, isolando di fatto le Marche, ma si correrebbe il rischio persino la sopravvivenza dell’Autorità dell’Adriatico Centrale con il rischio che la stessa possa essere successivamente assorbita da altre autorità esistenti”.

“L’assenza di una strategia da parte della Regione è inaccettabile ed ingiustificabile e rischia di mettere a rischio il rilancio dei porti marchigiani e il futuro di imprese e lavoratori che operano nel settore e che rappresentano un’importante comparto dell’intera economia regionale”.

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