Aset Holding diffida Santorelli e Delvecchio. Repliche e commenti

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FANO – Dopo un’interrogazione urgente presentata, il 13 aprile scorso, sulla fusione tra Aset Spa e Aset Holding, i consiglieri comunali di opposizione Santorelli (Progetto Fano) e Delvecchio (UDC) sono stati diffidati dalla holding. Una vicenda che i due consiglieri hanno definito “assurda”.
Santorelli e Delvecchio hanno ricevuto la comunicazione da uno studio legale di Roma, con la quale vengono intimati a “rendere noti entro 5 giorni i nomi delle persone che sono state fonte delle informazioni riservate ricevute, oppure di attribuirsi la paternità delle illazioni prive di alcuna base di conoscenza”.

Il primo cittadino ammette di “esserne venuto a conoscenza solo tramite Santorelli”.
Massimo Seri ritiene che i consiglieri comunali “abbiano il più ampio diritto di critica politica purché le affermazioni non si atteggino in senso denigratorio o contrario alla dignità personale”.
“Pertanto – si legge in una nota condivisa dalla presidente del Consiglio Fulvi- in qualità di Sindaco del Comune di Fano, ente che detiene oltre il 97 e che esercita i poteri di direzione e controllo su ASET Holding Spa, esigo che nessuna azione giudiziaria venga coltivata o promossa al riguardo e che nessun intervento sui mezzi di informazione venga più effettuato da alcun amministratore o dirigente della società sulla vicenda e sul processo di fusione”.

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere di Forza Italia Stefano Mirisola: “Non è mai successa una cosa del genere nel nostro Comune. Trovo questo comportamento una vergognosa censura al lavoro dei consiglieri comunali che sono chiamati a rappresentare la città”. Mirisola propone di stilare un documento sottoscritto da tutti i consiglieri con cui chiedere al Sindaco di riprendere il cda di Aset, mandatario della missiva, e sollevarlo dall’incarico.

Per Andrea Montalbini, Segretario di FDI/AN di Fano, “l’episodio è un fatto grave perché mina le normali e basilari regole di democrazia e trasparenza. Trasparenza – ha detto – tanto sbandierata in campagna elettorale dal centro sinistra salvo poi mandare diffide tramite gli avvocati per voler imbavagliare l’opposizione. Forse la brutta vicenda di Aset – prosegue Montalbini – non mostra solo che Seri non comanda più, del resto non ha mai comandato, ma che la posizione del Sindaco sia diventata talmente debole che nessuno fa neppure finta di farlo comandare scavalcandolo in maniera plateale ed offensiva.
Ma ormai – ha concluso – le carte si stanno scoprendo: la figura di Massimo Seri é servita solo per vincere le elezioni ora il Sindaco di Fano é solo una comparsa visto che le decisioni nella città della Fortuna le prendono Ceriscioli, Matteo Ricci, Renato Minardi ed ora pure l’Aset”.

“A Santorelli, Del Vecchio e Garbatini vada tutta la solidarietà del gruppo Pd in consiglio comunale: come consiglieri hanno il diritto di informarsi, di verificare, di chiedere. Forse non è ben chiaro ad Aset Holding e a chi è stato chiamato ad amministrarla e dirigerla che stiamo parlando di una società pubblica: quindi è di proprietà dei cittadini, rappresentati nelle istituzioni attraverso il sindaco e i consiglieri comunali. Quando una cosa di tutti si trasforma in una proprietà assoluta di pochi c’è da allarmarsi. E noi lo siamo seriamente!”.

Solidarietà ai Consiglieri Delvecchio e Santorelli arriva anche da Pierino Cecchi, Segretario UDC Fano, e dal suo vice Carmen Maglio:

“Riteniamo preoccupante che si possa bloccare una elementare azione politica e democratica con una diffida. Auspichiamo, perciò, che i consiglieri possano tornare a lavorare con serenità per il bene della città”.

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