Approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Sindaci lo Statuto della Provincia di Pesaro e Urbino

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PESARO – E’ stato approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Sindaci il nuovo Statuto della Provincia di Pesaro e Urbino, che delinea gli organi, le funzioni e soprattutto il ruolo di coordinamento e raccordo che la Provincia avrà come ente di area vasta nei confronti di Comuni, Unioni dei Comuni ed Unioni dei Comuni Montani. Il presidente Daniele Tagliolini ha ringraziato il consigliere provinciale Margherita Pedinelli, il segretario generale della Provincia Rita Benini e gli uffici dell’ente per il lavoro svolto nell’elaborazione del documento, diverso da tutti gli altri statuti poiché differente è oggi l’ente configurato dalla riforma “Del Rio”. Come spiegato dal consigliere Pedinelli che ha illustrato lo Statuto, la Provincia è oggi costituita da tre organi: il presidente, il consiglio provinciale (composto da 12 sindaci e un consigliere comunale) e l’Assemblea dei sindaci (di cui fanno parte 58 Comuni). Prevista la possibilità del presidente di affidare deleghe ai consiglieri su settori di particolare importanza (come già fatto da Tagliolini sui versanti viabilità, piano neve, corsi d’acqua principali, torrenti minori, dissesto idrogeologico, sostenibilità ambientale, rete scolastica provinciale, edilizia scolastica, politiche comunitarie e aree protette). L’Assemblea dei Sindaci si riunirà per le decisioni più importanti, visto che uno degli elementi centrali della nuova Provincia è la collegialità. Sempre all’assemblea spetterà l’approvazione dello schema di bilancio. Particolare rilievo viene dato nello Statuto al diritto di accesso agli atti amministrativi, con potere di controllo dei sindaci sulle delibere del consiglio e sugli atti della Provincia. Prevista anche l’eventuale costituzione di commissioni consiliari (gruppi di lavoro su temi specifici a seconda delle esigenze) che lavoreranno anch’esse a costo zero, come tutti gli altri organismi dell’ente.

“E’ importante – ha detto Daniele Tagliolini – che tutti gli enti lavorino insieme parlando lo stesso linguaggio. Per le costituende Unioni dei Comuni Montani abbiamo disposto che i Comuni, nell’arco di 18 mesi, dialoghino attraverso software gestionali unici. Sempre più dobbiamo andare verso una collaborazione e condivisione. E’ quello che ho proposto anche a tutti i presidenti delle Province: lavorare su software condivisi per un maggiore dialogo tra noi”.

Margherita Pedinelli

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