Ansuini, Ruggeri, Omiccioli (M5S) interrogano il Sindaco sui Bandi Europei

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FANO – “In mezzo alla tempesta delle macerie, – afferma il Consigliere comunale Hadar Omiccioli – la giunta sembra navigare senza un vero comandante che sappia cosa fare. Peccato che proprio la millantata forza, così decantata durante la campagna elettorale, derivante dalle conoscenze del nuovo sindaco con i piani alti del nuovo governo non abbiano portato benefici, visto che il Governo Renzi ha ridotto di qualche milione i trasferimenti statali ai Comuni. Noi, però, non vogliamo “sparare contro la Croce Rossa” ma vogliamo essere propositivi. Abbiamo protocollato un’interpellanza urgente al fine di verificare se il Comune di Fano abbia partecipato ad alcuni Bandi Europei che la Regione Marche è in procinto di approvare entro il mese di Luglio. Non ci fermeremo qua, nei prossimi giorni depositeremo altri documenti per suggerire alla Giunta come recuperare soldi da investire nella città.”

INTERPELLANZA URGENTE 2/2014
Oggetto: Osservazioni da presentare alla Regione Marche in merito alla nuova programmazione comunitaria 2014- 2020 dei fondi FESR (Fondi europei per lo sviluppo regionale)
I sottoscritti Roberta Ansuini, Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Fano
Premesso che:
– Con delibera di Giunta regionale n.748 del 16/06/2014 è stata approvata la prima versione del Programma operativo FESR 2014 – 2020 (fondi comunitari indiretti gestiti dalla Regione Marche) che contribuirà all’attuazione della Strategia dell’Unione Europea per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva in tutti i Comuni.

– La Regione avrà a disposizione 337,4 Meuro per co-finanziare interventi riguardanti i seguenti assi:
1) la ricerca, sviluppo tecnologico e l’innovazione,
2) l’agenda digitale
3) la competitività delle piccole e medie imprese (PMI)
4) la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
5) l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e gestione dei rischi
6) la tutela dell’ambiente e la promozione dell’uso efficiente delle risorse

– Per recepire i reali fabbisogni dei soggetti locali, l’Ente regionale ha avviato da diversi mesi una fase di concertazione con tutto il territorio, andando a coinvolgere dalle Associazioni di categoria agli Enti pubblici, dalle Aree protette alla sanità, dalle istituzioni private ai sindacati.
Da questa fase di concertazione è nata una versione “condivisa” del documento che però sembra abbia favorito maggiormente il territorio della bassa Marche rispetto a quello della provincia di Pesaro e Urbino.
Una chiara riprova di quanto sopra detto, si legge nel paragrafo dei progetti integrati: difatti, nel documento sono stati previsti Investimenti Territoriali Integrati (c.d. ITI) che utilizzeranno risorse provenienti da due o più assi per sostenere strategie d’intervento riguardanti aree vaste con specifiche caratteristiche.
Dal documento si evince chiaramente che la Regione Marche ha già individuato i progetti da cofinanziare, nello specifico:
a) ITI Ancona per il rilanciare la Waterfront
b) ITI Piceno per la riqualificazione urbana per l’area ex- SGLCarbon
c) l’area di crisi del distretto di Fabriano caratterizzato dalla presenza di imprese legate all’industria dell’elettrodomestico
d) le aree interne riguardanti il “Basso pesarese ed anconetano”, l’entroterra della provincia di Macerata e l’entroterra della provincia di Ascoli Piceno.

– Il Consiglio regionale approverà la prima versione del documento entro il mese di luglio, dopodichè sarà trasmesso alla Commissione europea per l’approvazione definitiva.
Dopo tale approvazione, il POR dovrà essere ratificato dalla Giunta e dal Consiglio regionale e solo in questo momento l’operatività del nuovo POR sarà effettiva (si ipotizza che i nuovi bandi usciranno nei primi mesi del 2015).

interpellano il Sindaco per sapere se:
– si è già attivato o si ha intenzione di attivarsi immediatamente per far rientrare almeno un progetto ITI anche nel territorio del Comune di Fano proponendo un progetto strategico per la nostra città.
Dai documenti in nostro possesso, la nostra Città non sembra essere riuscita ad inserire nessun progetto ITI nella nuova programmazione comunitaria.
Si richiede di verificare se progetti quali: 1) la riqualificazione della ex area industriale dello zuccherificio effettuata con interventi di efficienza energetica degli edifici e di mobilità sostenibile 2) la messa in sicurezza di tutti gli spazi turistici – culturali pubblici della città (solo per citarne uno La Rocca Malatestiana), potrebbero rientrare tra i progetti ammissibili.
In tale occasione il Comune di Fano dovrà comunque presentare le proprio osservazioni in merito all’intero documento programmatorio tenendo presente i reali bisogni territoriali.

COMUNICATO STAMPA
Fano, 8 luglio 2014
Marta Ruggeri
Hadar Omiccioli
Roberta Ansuini

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