Andrea Bocelli a Fano per un progetto di studio dell’opera lirica – VIDEO

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FANO – “Per tanti anni ho cantato con una tecnica sbagliata, ho cantato sul capitale, non capendo che bisogna cantare sugli interessi. Se sbagli repertorio, al limite, ti può succedere che non piaci al pubblico, ma non è che perdi la voce”. Un Andrea Bocelli a cuore aperto ha parlato così, a Fano, alla presentazione di ‘Opera Studio’, un progetto multimediale per studiare l’opera lirica curato dal baritono Ivano Berti (padre di Veronica, moglie dell’artista) e presentato oggi a Fano. E a proposito dell’uso del microfono nell’opera, “non pagherei neppure un euro per un cantante amplificato. Certo – ha detto Bocelli – il microfono ci ha consentito di ascoltare dal vivo i cantanti del passato che altrimenti potevamo solo leggere sui libri, ma in linea di principio sono contrario alla tecnologia nel mondo dell’opera. Ci sono luoghi dove si può cantare benissimo con voce umana, certo in uno stadio con 90mila spettatori è tutta un’altra cosa…”. Quanto al progetto multimediale “può davvero aiutare i ragazzi a studiare l’opera, anche perché i giovani rappresentano il futuro dell’opera. C’è bisogno di loro, della loro passione, impegno e voglia di conoscere questo mondo, che oggi vive una situazione piuttosto complessa, ma io sono convinto che l’opera ce la farà”. Quattro, finora, le opere registrate a Fano e in altri teatri – Tosca, Barbiere di Siviglia, Traviata e Butterfly – per ‘Opera Studio’, ma l’intenzione è di arrivare a una decina di titoli. “E’ un progetto – ha aggiunto Virginio Fedeli, manager di Bocelli – che ci hanno già richiesto in Cina, Corea, Stati Uniti”. (ANSA)

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