Aids: aumentano casi tra omosessuali e cresce tempo diagnosi

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Sono in aumento, nell’ultimo periodo,
le infezioni da Hiv-Aids tra i giovani omosessuali in Italia: il
‘calo’ di interesse rispetto a questa patologia sta infatti
determinando una recrudescenza di casi anche tra le categorie
che si pensavano coperte dalle campagne di informazione. Ad
affermarlo sono i virologi, alla vigilia della Conferenza
italiana sull’Aids ‘Italian Conference on AIDS and Retrovirus’,
promossa dalla Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali
(Simit), che si aprirà domani a Roma.
In questi ultimi anni il numero di nuove diagnosi di
infezione da HIV si è stabilizzato su circa 4000 nuovi casi
all’anno. Nel 2012, più della metà delle segnalazioni sono
pervenute però da tre regioni: Lombardia (27,6%), Lazio (14,5%)
ed Emilia-Romagna (10,4%). E’ possibile stimare che circa
150mila persone in Italia siano sieropositive. Un altro dato
allarmante, avvertono gli esperti, è che l’età in cui viene
fatta la diagnosi è sempre più alta (ad una età media di 38 anni
per i maschi e di 36 anni per le femmine) quando l’infezione ha
già determinato gravi danni.

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