Addio a Marco Maggioli, ha combattuto fino all’ultimo contro la Sla

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FANO – E’ morto Marco Maggioli, ex assessore del Comune di Fano e responsabile delle Marche dell’Aisla, l’associazione che si occupa dei malati di Sla, la terribile malattia che ieri se l’è portato via dopo una lunga battaglia. Toccanti e commoventi le parole della moglie postate sul suo profilo Facebook. Mara scrive: Il mio grande amore la mia vita che ha condiviso con me 42 anni della nostra esistenza, il combattente che si e’ battuto per quelli che avevano la sua malefica malattia, ha reso le armi al Signore e l ha raggiunto per combattere forse da lassu altre battaglie! io ti ricorderò per quello che sei stato e per la felicità che mi hai donato e penso che tanti avranno un buon ricordo di te, di una persona buona e caparbia che ha messo tutto il suo essere a combattere per le cose che riteneva giuste! Riposa in pace guerriero io un giorno ti riporterò la spada e combatterò come sempre accanto a te! Ti amo tanto!

Tantissime le testimonianze di affetto e di stima pubblicate sulla sua pagina Facebook.

IL RICORDO DEL SINDACO DI FANO MASSIMO SERI

La prematura scomparsa di Marco Maggioli lascia un vuoto in tutta la città e non solo in coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo, di essergli amico, di vivergli accanto. A lui la città deve la nascita di Fano Jazz By The Sea in collaborazione con Umbria Jazz, intuizione felice e lungimirante, che Marco difese con tenacia, anche a dispetto di qualche detrattore. Non sempre tutti se ne ricordano ma tutti sanno oggi il valore che la manifestazione ha nell’offerta culturale e turistica fanese. La città deve essergli grata.

Marco era un combattente: lo è stato in politica, lo è stato nella malattia. Innamorato della vita, con la capacità e la forza di guardare sempre al lato positivo delle cose, ha combattuto con forza il male, per sé ma anche per gli altri, facendone uno strumento di lotta culturale e politica, per i diritti dei malati, per l’attenzione sempre reclamata e non sempre data, anche da parte delle istituzioni. Lo ricordo una sera d’estate, alla Corte Malatestiana, parlare con coraggio e passione, davanti a tutti, della sua malattia, della sua voglia di lottare, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Senza arrendersi mai. Un esempio per tutti. Ciao Marco.

Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze.

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